COSA VISITARE VICINO AL
BED AND BREAKFAST MARIAROSARIA
Il Bed & Breakfast MariaRosaria, completamente rinnovato, è la perfetta soluzione per chi vuole trascorrere una fantastica vacanza a due passi dal mare e dalla Capitale.
Sito Unesco dal 2004, costituisce l’esempio massimo dell’architettura funeraria etrusca, si estende ad ovest della città, su un plateau tufaceo di circa 100 ettari. L’etimologia di questo nome risale ai primi anni del ‘900, quando i terreni venivano dati in concessione dal comune tramite dei bandi, così le terre bandite pian piano iniziarono ad essere indicate col vezzeggiativo “Banditaccia” perché mal si prestavano alle esigenze del pascolo e dell’agricoltura. Il nucleo più antico è costituito dalla zona di “Cava della Pozzolana” attivo già dal IX sec. a.C. con importanti sepolcreti villanoviani. L’area più nota è la “Zona del Recinto”, l’unica ad essere adeguatamente attrezzata per rispondere alle esigenze turistiche e che racchiude in una superficie totale di 10 ettari circa 2000 tombe. Di grande suggestione è il nuovo percorso di visita multimediale messo a punto nel 2012 dalla Filas e dalla Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale, all’interno di otto tombe vengono proiettati dei video in 3D che cercano di ricreare l’ambiente, così come doveva apparire in antico e al momento della sua riscoperta.
https://www.comune.cerveteri.rm.it/turismo-e-cultura/le-necropoli/la-banditaccia
La Palude di Torre Flavia è una zona umida di grande importanza per la tutela dell'avifauna migratoria e per la conservazione di un ultimo lembo dell'antica maremma laziale.
La zona umida è formata da un terreno argilloso-limoso ricco di materiale organico di origine vegetale che da luogo a un tappeto di sostanza organica in putrefazione responsabile della formazione del fango nerastro. Lembi residuali di una antica duna sabbiosa separano la palude dal mare. Un molo di origine artificiale collega attualmente alla costa i ruderi dell'antica Torre Flavia, rimasta isolata a circa 80 metri dalla spiaggia a causa del fenomeno dell'erosione costiera qui molto accentuato.
I primi documenti in cui si menziona un “Castellum” e un “Castrum” Pali risalgono al 1254 e al 1330 quando Palo appare, rispettivamente, come proprietà dei Normanni e dei Monaci di S. Saba. Costruito molto probabilmente sotto il Pontificato di Pio Il Piccolomini, nominato Papa il 19 Agosto 1458, il Castello, in seguito alle lotte baronali del XV sec. che videro implicata la casata Orsini, fu diroccato ed è “dirutum” quando, nel 1509, Prospero D’ acquasparta lo vendette in nome di Giulio Orsini a Donna Felice Orsini della Rovere, con la sua Tenuta, per la somma di 9.000 ducati.
Il monumento di Torre Flavia, importante edificio storico della Città di Ladispoli, nonché bene monumentale dichiarato di interesse pubblico con DM 21/06/69, rappresenta un elemento di congiunzione tra passato e presente del nostro territorio. La Torre, di origini medioevali, prende il suo nome dal Cardinal Flavio Orsini che, per volere dello stato pontificio e nell’ambito di un vasto piano di riorganizzazione della difesa del litorale e della stessa città di Roma, eresse il manufatto militare. Lungo la costa, tra Terracina e Porto Ercole, furono edificate ben 61 torri di controllo capaci di segnalare di torre in torre fino ad allertare Roma, ogni minaccia avvistata all'orizzonte mediante l'ausilio di segnali ottici o sonori. Dalla costa nord della città, nei pressi del Monumento Naturale denominato Palude di Torre Flaviaall’interno del perimetro della Zona di Protezione Speciale Z.P.S. “Torre Flavia”, sono ben visibili i resti dell'antica Torre che fino a qualche anno fa era completamente circondata dal mare a causa dei fenomeni di arretramento della costa.
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